Un film che riprende i temi cari al regista, la sessualità, la formazione, le relazioni e i traumi, all’insegna di una ritrovata e compatta leggerezza.
Una versione psichedelica di Tree of life o Song to Song, che trasmette allo spettatore una sensazione di disorientamento a tratti disturbante, mentre fuori imperversa la rivoluzione.
In una città duplice come Dakar, dove una nuova identità modernissima e futuristica sta sbucando dal nulla, Mati Diop attinge dalle tradizioni religiose e sociali per riflettere sul presente.
Un film intenso ed equilibrato che rende le vittime protagonisti, mostrando le loro emozioni e fragilità, come gli effetti del trauma subito abbiano intaccato anche i loro rapporti familiari.
Varda si racconta attraverso gli occhi di Agnès nell’ultima opera-testamento di una regista e artista che non ha mai smesso di sperimentare con le immagini.