I fratelli d'Innocenzo mostrano un altro lato della periferia romana, mettendo a nudo la brutalità dei padri e la subalternità delle madri, fino a cedere a spinte centripete e (auto)distruttive.
La regista polacca Malgorzata Szumowska immagina una setta di sole donne, “pecorelle smarrite” assoggettate al potere del carismatico leader Shepherd, unico uomo del gregge.