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Slam – Tutto per una ragazza – Andrea Molaioli

Andrea Molaioli con Slam – Tutto per una ragazza (tratto dall’omonimo romanzo del prolifico scrittore inglese Nick Hornby) compie una svolta decisiva e si butta a piè pari in un genere da lui poco frequentato: la commedia (rivolta ai giovani e non solo). Dopo i due lungometraggi come La ragazza del lago e Il gioiellino Molaioli decide di impegnarsi in un soggetto «che forse rappresenta quasi per ogni narratore un momento prima o poi ineludibile: l’adolescenza». E lo fa in grande stile, con un cast eccezionale e “fresco” a partire dai due giovani e talentuosi protagonisti Ludovico Tersigni e Barbara Ramella.

Samuele (Ludovico Tersigni) ha sedici anni, una grande passione per lo skateboard e una famiglia un pò “scombinata”. Nonostante ciò vive una vita serena tra salti, trick, cadute e un’amicizia immaginaria con il suo idolo indiscusso Tony Hawk, leggenda dello skateboard. Samuele vorrebbe viaggiare, andare all’università, conoscere gente nuova ma la prospettiva della sua vita cambierà non appena incontrerà la magnetica Alice (Barbara Ramella) che rivoluzionerà la sua esistenza, in tutti i sensi.

Presentato al trentaquattresimo Torino Film Festival nella sezione Festa Mobile Slam è un film su un momento unico ed irripetibile, un momento in cui sia hanno aperte ancora infinite strade da imboccare, in cui niente è deciso e gli sbagli si possono ancora tramutare in piccoli successi. Un periodo quello dell’adolescenza in cui l’identità è frammentata e multiforme ed in cui si cercano riferimenti e guide a cui aggrapparsi come farà Samuele con Tony Hawk che è la voce narrante del film (e che farà anche un piccolo cameo). La pellicola ha il pregio non avere pretese di rappresentare la vita di giovani con un passato burrascoso o in un contesto sociale degradato ma di voler semplicemente descrivere, in chiave ironica, l’incontro di due ragazzi, di due identità in “fase di costruzione”. E i due giovani e fotogenici protagonisti (di cui probabilmente sentiremo ancora parlare) sono riusciti a cogliere l’essenza del film grazie ai loro sguardi ancora non intaccati dalla pesantezza e dalle responsabilità del mondo adulto.

Jasmine Trinca e Luca Marinelli (che interpretano i genitori di Sam) confermano la loro bravura e versatilità in qualunque genere e sono la testimonianza che gli attori non appartengono ad un solo genere, come è abituato a pensare un certo cinema italiano.

La sceneggiatura, degli ormai veterani Francesco Bruni, Ludovica Rampoldi e Andrea Molaioli, è in grado di regalarci momenti di notevole divertimento cercando di attingere dall’eredità tutta british di Nick Hornby. Slam di certo non raggiunge vette di compiutezza ed ilarità di certe commedie inglesi o francesi ma è comunque un primo passo per questa piccola grande rivoluzione che si sta compiendo nel cinema italiano.

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