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Adam Green @ Biko Club (MI)

L’antifolker più cool e spostato di NYC ci ha battezzato col suo sudore again

“Ciao paesanos!”

Dopo un timido “ciao milanesi”, attacca così la follia sregolata del rinascimentale Adam. Artista visionario, psichedelico e sicuramente sballato. Amante di ogni forma d’arte, non solo della musica. E lo si denota anche da quest'ultimo progetto: in tour per l'Europa promuove il suo nuovo disco con un live appiccicato alla visione del suo nuovo lavoro in pellicola. Praticamente un “cazzaro adorabile”, visto alla vista di quelli del settore. Aladdin è un lungometraggio – che contrariamente al suo precedente dove lo vedeva factotum dietro e davanti il suo iPhone – bollato da Rolling Stone America addirittura come “un «Fellini sotto effetto di ketamina»”. Ma si sa, il presobenismo dilaga. E così è stato pure al Biko Club, che ha dato vita ad un live smodatamente sudato, saltereccio, distruttivamente divertente. Una location perfetta, in cui poter strapparti di dosso il cappotto, muoverti più che mai e cantare a squarciagola tutte le strofe che si conoscevano. Pure sbagliandole.

Lui mai fermo, mai stanco. Maldestro nelle movenze non pecca mai nella vocalità, nel fare ironia e nel surfare i propri fan. Non una, ma diverse volte. Fa alzare mani, batte il cinque almeno un tot di volte a canzone, si sistema infinite volte il cappellino di Aladdin con un enorme U di Ubu disegnata.

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Sorride, s’asciuga. Per lui il live potrebbe durare tutta la notte, senza Calcutta che gliela canti. A sottolinearne la sua bellezza artistica sale poi sul palco Francesco Mandelli, notoriamente noto anche per l'amicizia con questo folletto newyorkese. Assieme, scambiandosi espressioni d’amore, cantano Party Line. Poi il Nongio congeda tutti abbracciandolo forte forte, e sì, Adam è proprio una persona meravigliosa. Bluebirds, Bunny Ranch, We’re Not Supposed To Be Lovers, Friends of Mine, Drugs, Dance with Me. Le ha fatte tutte quelle che stanno nei cuori dei più. Sempre accompagnato da una band sulla quale bisogna puntare un occhio di riguardo, i Coming Soon. Francesi e in attività da quasi una decina d’anni. Precisi, ritmicamente inespugnabili, festaioli d’animo pure loro e con un paio di canzoni – a metà concerto lasciati soli sul palco per un recuperino nel back stage del Green – dal tiro assicurato fin dal primo ascolto.

“Ciao paesanos!”
Ciao amico, ciao Ubu!

Biko Club (MI) – 27 ottobre 2016

Video Photography ©LIVELIVIN’ all rights reserved

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