Qualcosa di nuovo Paola Cortellesi Micaela Ramazzotti

Qualcosa di nuovo – Cristina Comencini

Maria (Micaela Ramazzotti) e Lucia (Paola Cortellesi) sono amiche di vecchia data. Si incontrano il sabato mattina per bere il cappuccino, i loro dialoghi insistono costantemente sulle loro differenze, ma dopo anni le due donne non riescono più a dirsi delle cose fondamentali, non approfondiscono i confronti. Entrambe hanno alle spalle dei matrimoni finiti male, ma se la prima continua ad avere incontri occasionali con uomini di cui a malapena sa il nome, l'altra ha deciso di proteggersi da ogni inevitabile delusione e con l'altro sesso ha chiuso. Le loro condotte vengono però sconvolte da Luca (Eduardo Valdarnini), un diciannovenne di cui si infatuano e che per una serie di equivoci iniziano a frequentare.

Qualcosa di nuovo locandinaOrganizzare le proprie reazioni a Qualcosa di nuovo, il film scritto e diretto da Cristina Comencini, non vuol dire solamente riflettere su un film. Per cercare di fare chiarezza su questa storia infatti c’è bisogno di fare i conti con una questione affascinante quanto ingombrante: la rappresentazione della donna. La regista ha da sempre un occhio di riguardo per quella parte di cielo, ha dichiaratamente a cuore la questione femminile e forse per questo ci si aspettava di più. Di più dell'uso di stereotipi stanchi per tracciare la distanza che separa le due protagoniste, differenze che non impediscono loro di restarsi accanto. Da un lato ci sono i capelli legati e gli abiti lunghi e scuri di Lucia, una donna che si è imposta di disprezzare il sesso e che la gente definirebbe “frigida e bacchettona”. Ed è un peccato vedere come sul lato opposto ci siano le leggerezze e le moine di Maria, con una Micaela Ramazzotti che continua a rivestire il ruolo di donna un po' disattenta e superficiale.

Qualcosa di nuovo è una commedia basata sullo scambio di persona e sugli equivoci, l'attrazione sessuale tra una donna e un ragazzo molto più giovane di lei è tema legato a battute sulla cervicale che fanno perdere occasioni di scrittura. Nella seconda parte si tenta di scavare nelle psicologie delle due protagoniste attraverso le teorie del giovane Luca (“le donne passano la prima parte della loro vita a fare progetti, la seconda a smontarli”), ma la storia si perde tra confessioni dolorose delle due e gli scatti d’ira del ragazzo. Pronte e sagaci sono invece le parole affidate al personaggio di Eleonora Danco che compare nei panni di una collega di Maria.

Probabilmente non è giusto parlare di “cinema al femminile”, sicuramente esistono mille modi legittimi per raccontare la donna in quanto essere umano e gli stereotipi non sono sempre materiale da sminuire; in questo lavoro però qualcosa di nuovo non c'era.

Grazie


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