Dopo-L-Amore-Berenice-Bejo

Dopo l’amore – Joachim LaFosse

Cosa succede Dopo l’amore? È possibile ricucire un rapporto una volta che si è rotto oppure non resta che buttarlo via? Lo racconta il regista belga Joachim Lafosse nel suo nuovo film, presentato alla Quinzaine des Réalisateurs di Cannes e al 34esimo Torino Film Festival nella sezione “Festa Mobile”.

Marie (Bérénice Béjo) e Boris (Cédric Khan) dopo quindici anni di matrimonio decidono di separarsi, ma per problemi economici – la casa dove abitano è stata comprata da lei, ma ristrutturata da lui – sono costretti a vivere sotto lo stesso tetto cercando di non destabilizzare la vita delle loro figlie ancora piccole. E allora ecco che il focolare domestico si trasforma in campo di battaglia in cui Boris tenta timidamente di recuperare il legame con la moglie la quale però rimane costantemente distaccata e non intende fare un passo verso il marito.

Dopo l’amore (in originale L’économie du couple) è girato quasi tutto in interni, anzi in interno, nella casa dove Marie e Boris sono obbligati a una convivenza forzata. Non appena uno dei personaggi si avvicina alla porta per uscire, la macchina da presa si ferma: non è permesso scappare o voltare gli occhi altrove, come se lo spettatore non dovesse perdere di vista il nodo centrale del film, ovvero la tensione costante e il difficile equilibrio di una coppia che non si ama più.

Il film si regge principalmente sui due bravi protagonisti, la bellissima Bérénice Béjo, sempre imbronciata e scontrosa e Cédric Khan, un uomo che cerca una soluzione pacifica ma si dimostra solo impacciato. I loro volti cupi e induriti dalla situazione difficile sono ripresi spesso in primo piano e mostrano tutte le sfumature (dalla sofferenza, al risentimento, alla frustrazione) di un rapporto ormai finito.

Si tratta di un film drammatico molto essenziale con poca musica a fare da sottofondo e movimenti di macchina fluidi che seguono i due attori principali dentro la casa-prigione. Dopo l’amore punta su dialoghi interessanti e profondi che analizzano le ragioni delle due parti per cui lo spettatore non si schiera facilmente per uno o per l’altra, nonostante il personaggio di Boris risulti in fondo più amabile rispetto alla freddissima Marie.

Essenzialità di personaggi, di spazi, di situazioni; essenzialità emotiva: in Dopo l’amore non c’è spazio per picchi di romanticismo o drammaticità esasperata, ma c’è piuttosto un realismo che vuole raccontare la fine di un amore in termini molto diretti e attuali.

Grazie


Per 15 anni Paper Street è stata una rivista on-line di informazione culturale che ha seguito con i suoi accreditati i principali festival europei di cinema e musica: decine di collaboratori hanno scritto da tutta la penisola dando vita ad un archivio composto da centinaia di articoli, articoli che restano a disposizione di voi lettori che siete stati un numero incalcolabile nonché il motivo per cui, per tanto tempo, abbiamo scritto con passione per questo progetto editoriale che ci ha riempiti di soddisfazioni.

This will close in 30 seconds