In prossimità della scorsa Festa della Mamma, Desigual, noto marchio di abbigliamento, ha lanciato un nuovo spot televisivo. Una giovane donna, vestita con un coloratissimo abito della casa, si guarda allo specchio e, afferrato un cuscino, simula un pancione da futura mamma. Divertita dall’idea, la modella prende dei preservativi e, con un ago, comincia a bucarli attraverso l’involucro. Come è facile immaginare, la reclame ha fatto discutere il web: se in qualcuno ha suscitato una risata, a molti uomini ha fatto venire la pelle d’oca, terrorizzati dall’idea di potersi trovare vittima di un simile sabotaggio contraccettivo.
In Padre Vostro di Vinko Brešan, oggetto di un analogo espediente sono gli abitanti di una piccola isola dalmata dove si celebrano molti funerali e zero battesimi. Qui, don Fabijan (Krešimir Mikić), giovane sacerdote cattolico, decide di dare una mano alla Provvidenza forando, con la complicità del tabaccaio Peter, i profilattici venduti in zona e facendo scambiare dal farmacista filo-nazionalista Marin le pillole anticoncezionali con vitamine. I risultati, come previsto, non tardano ad arrivare e la trovata attira molti visitatori sull’isola. Si innesca così una serie di situazioni paradossali e grottesche, dall’umorismo arguto, spietato, che mostrano allo spettatore, in un crescente climax, le vite surreali, pirandelliane, di paesani e prelati che rivelano la natura belluina dell’uomo.
Lo sguardo in macchina di don Fabijan, i siparietti musicali che inframmezzano le scene, l’inserimento di elementi onirici e parodistici, amplificano un racconto che, mentre cerca da un lato l’empatia del pubblico, fa convergere nel protagonista il peso della crisi non solo demografica che la società cattolica occidentale sta vivendo: la perdita dei valori fondanti, come la fede nella Provvidenza e la fiducia nel prossimo e nel suo silenzio; quest’ultima resa possibile esclusivamente nel sacramento della Confessione.
Brešan ricostruisce nel microcosmo dell’isola l’ipocrisia della classe politica, le connivenze clericali, il lusso ecclesiastico mal celato, la pedofilia, l’omosessualità, i perniciosi compromessi che ciascuno, quotidianamente, è costretto a fare. Tra le risa e le gag che demoliscono davanti ai nostri occhi l’integrità della Chiesa, la commedia si frantuma quando il cadavere di una ragazzina emerge dal mare il cui irreale azzurro, per la prima volta in tutto il film, smette di incastonare un paesaggio da favola, utopico, permettendo alla realtà di prendere il sopravvento con tutta la forza del suo dolore. Padre Vostro ha registrato il secondo incasso più alto nella storia del cinema croato, appena dopo Come la guerra iniziò sulla mia isola (1996), opera prima dello stesso regista.