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Paper Street intervista gli Amnesya

Siete una formazione giovanissima e suonate già da diversi anni, quali sono i pro e i contro di iniziare così presto a proporre le proprio canzoni?

Il primo lato negativo è quello dell’umiliazione (subito cominciamo a commiserarci come una band emo).
È inevitabile che una persona appena vede un gruppo sconosciuto di nanetti comincia a crearsi dei pregiudizi e quindi spesso ci troviamo sottovalutati per colpa dell’età troppo giovane sia dal pubblico sia dai ‘colleghi’ e ci facciamo delle mutandate, per la paura di subire il famelico
lancio di pomodori ancora prima di suonare. E questa è una cosa concepibile che è assolutamente compensata dalle soddisfazioni che un gruppo di giovinciuelli può avere quando la loro musica è giudicata positivamente, al di là di ogni pregiudizio. Ovviamente queste soddisfazioni ce le siamo sudate (una sudata del tipo chiazza d’ascella dopo chilometri di corsa a metà giugno) ma ora stiamo vivendo delle esperienze che solo un gruppo di amici uniti dal desiderio di divertirsi facendo musica ti può dare!

Perché Amnesya, se si può dire?

Mmm non mi metto lì a dare una spiegazione strafiga della nascita del nome perché non c’è.
Possiamo solo dire che se amnesya=svampiti è un nome che ci rispecchia del tutto.

Descrivete in 3 parolela vostra musica.

Elisa: parte di me
Matteo: divertente, allegra e spontanea
Fabio: divertente, nuova e giovane
Fede: Libera, diversa, forte

Il live dove vi siete emozionati di più e quello che volete dimenticare…

Elisa: Se penso alle prime volte c’è una bella lista di live da dimenticare, ma comunque devo dire che sono
state tutte esperienze che ci “hanno temprato il fisico”. Comunque la più brutta in assoluto secondo me è stato il concerto di apertura a Le Luci della Centrale Elettrica (gruppo già scafato, ha già debuttato su mtv, così mi hanno detto) all’ippodromo di Novi Ligure: 10 ore sotto il sole a 40 gradi all’ombra ad aspettare per suonare 4 pezzi a due vecchietti e un cane randagio che passava di lì. Meno male che ci siamo rifatti praticamente subito; pochi giorni dopo a a Varazze: mare, spiaggia, pubblico fantastico.

Matteo:Bè ovviamente la prima esperienza dal vivo non si scorda mai…Però quello dove mi sono emozionato di più è stato alla Luna Rossa, perché erano venuti tutti i miei amici a vedermi e sentirmi, e allora ho dato il massimo…Da dimenticare quando abbiamo suonato la prima volta in 4 al Four Bears, perché non eravamo ancora abituati a suonare con una chitarra in meno.

Fabio: I live più belli sono stati a Varazze nel 2008 quando al concorso “Rock sotto le mura” abbiamo vinto il premio del pubblico.
Altra data che per me rimarrà sempre viva per le emozioni è il Morning Glory 2008 perché abbiamo potuto conoscere nuove persone. Invece i live più difficile son stati alla fine di agosto perché ho dovuto suonare con la tendinite ed è stato molto doloroso.

Fede: La migliore per me è stata quando abbiamo suonato allo Zettel, mentre nessuna in particolare è da dimenticare.

Cosa c’è all’orizzonte per questa giovane band?

Elisa: Sicuramente di registrare un Ep con nuovi brani e un sound del tutto nuovo.
Quest’estate appena saremo liberi dagli impegni scolastici parteciperemo ad alcuni concorsi anche importanti a livello nazionale con canzoni inedite (da troppo tempo ormai) in italiano.
E spero che nella strada per raggiungerlo questo orizzonte ci sia tanta tanta fortuna.
Anche se a me basta divertirmi e
guadagnarmi un hamburger gratis in un pub solo per fare una piccola cosa che mi rende felice: musica.

Matteo: Speriamo una lunga carriera musicale, comporre canzoni belle e significative, incidere dei dischi e farci conoscere dalla gente, quello che si augurano tutti i gruppi.
Ma soprattutto continuare a divertirci e andare d’accordo tra di noi, che sono le cose piu importanti

Fabio: All’orizzonte abbiamo da registrare Ep che avrà dei suoni un po’ più nuovi rispetto a
quello di quest’estate perché siamo maturati a livello musicale.

Fede: Troppi sogni…

Vivete come tutti noi in una giungla mediatica che tra internet e tv tempesta di canzoni l’etere: vi piace la democrazia del web, la possibilità di presentarvi ad un reality o avreste preferito nascere in un altro contesto?

Elisa: Sembra il titolo del tema che ho fatto l’altro giorno! (Ride) Scherzi a parte il mondo della musica di oggi è secondo me la vera giungla dove per avere successo
bisogna quasi sempre scendere a compromessi. Per quanto riguarda internet e i reality sarebbero sicuramente un passo avanti, un’aiuto al successo,se non fossero condotti da Morgan e dall’altra figona; comunque la strada verso la cima rimane sempre la stessa: sudore, fortuna, sudore.
Però poi se penso che Vittorio Emanuele è riuscito ad arrivare terzo a Sanremo, mi sa che il sudore non serve poi così tanto!

Matteo: Non mi pongo il problema di essere in questa o un’altra epoca, perché comunque ogni periodo ha i suoi pro e contro. Reality non ne farei, li trovo inutili, mentre il computer lo trovo un ottimo mezzo per farsi conoscere a un vasto pubblico, soprattutto per i gruppi come il nostro che sono solo all’inizio di un percorso.

Fabio: Secondo me il periodo in cui viviamo è molto utile al fine di diffusione musicale, infatti con il computer possiamo tenerci in contatto tra noi e mettere in rete la
nostra musica.

Federico: Solo apparentemente viviamo in un mondo agevolato dalla rete perché su myspace ci sono talmente tanti gruppi emergenti che cercano di farsi conoscere che ormai rarissimamente uno di questi riesce ad avere successo. La stessa cosa vale per i reality: penso che ci siano troppe cose costruite dietro.

Avete partecipato, arrivando sempre in finale, ad entrambe le edizioni di Morning Glory..quale vi è piaciuta di più?

Elisa: Senza dubbio la prima. Anche se nella seconda edizione abbiamo gareggiato con dei gruppi validissimi e condivido pienamente la vittoria degli Stravinsky!

Matteo: Diciamo che ho più ricordi della seconda volta, perché nella prima edizione l’alcol ha offuscato la memoria a me e a Fede 😀 Comunque come evento e come iniziativa è stata una bella esperienza in entrambi i casi!

Fabio: Dal mio punto di vista preferisco la prima edizione del Morning Glory perchè abbiamo fatto conoscenza con nuove persone che hanno la nostra stessa passione.

Fede: La prima: mi sentivo decisamente potente quella sera, anche se sfortunatamente ci sono stati dei problemi tecnici sul palco per noi.

Grazie


Per 15 anni Paper Street è stata una rivista on-line di informazione culturale che ha seguito con i suoi accreditati i principali festival europei di cinema e musica: decine di collaboratori hanno scritto da tutta la penisola dando vita ad un archivio composto da centinaia di articoli, articoli che restano a disposizione di voi lettori che siete stati un numero incalcolabile nonché il motivo per cui, per tanto tempo, abbiamo scritto con passione per questo progetto editoriale che ci ha riempiti di soddisfazioni.

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