chitarra

Paper Street intervista i The Grace

Tre aggettivi per descrivere la musica dei The Grace.

Questa è sicuramente una risposta difficile…direi LUNATICA, RIFLESSIVA, ma soprattutto BRITANNICA (per ora… perché nei pezzi nuovi ci sono molte influenze americane).

Tra le vostre canzoni la mia preferita è Choose and Carry One: la musica rimane in chi ascolta e il testo è particolarmente interessante…se si può dire, qual’è la sua genesi?

Non ci piace troppo spiegare il senso dei nostri testi perché è bello che ogni ascoltatore dia un proprio significato alla canzone che sente; di certo Choose and Carry On descive quanto è fastidioso sentirsi giudicati da persone che non ti conoscono a fondo.

Avete partecipato, con successo, al contest di Paper Street “Morning Glory”. Nella fase on-line avete raccolto, ogni giorno, una mole di voti impressionante: penso quindi ad un vostro seguito fedele e piuttosto imponente, com’è il pubblico dei The Grace?

Beh ovviamente il pubblico sta crescendo proporzionalmente alla crescita del gruppo: prima erano pochi fedelissimi amici a seguirci…ora gli amici chiamano altri amici, quindi poco alla volta il nome THE GRACE suona famigliare in Piemonte…
Ma la cosa più bella è che ora si intravede qualcuno canticchiare le canzoni durante il concerto…quindi la pubblicità fatta su internet è servita a qualcosa…(ridono)

Trovo la copertina di Four Little Human Beings riuscitissima e molto incisiva… Io la vedo come l’inizio di un trip… Vi ha ispirato qualche artista in particolare per la bella composizione?

La foto è stata fatta da Melissa Trojani, a Monza, nel parco dell’autodromo: è una scultura realizzata da Giancarlo Neri e si chiama Lo scrittoio…
Ovviamente la foto è stata scelta oltre per la bellezza in sé, soprattutto per il fatto che rappresenta questi quattro esseri umani che sembrano davvero minuscoli, vicino ad una sedia di dieci metri..
E anche noi come band ci sentiamo “minuscola” rispetto ai nostri miti affermati…faremo però di tutto per far crescere quei piccoli esseri umani…(ridono di nuovo)

Ascoltando i vostri brani, in certe sfumature, mi è sembrato di cogliere un’influenza dei Coldplay: sono io che non ci capisco una mazza o vi ha ispirato in qualche modo il gruppo di Chris Martin?

Sì, i Coldplay ci hanno ispirato più che altro negli arrangiamenti della chitarra solista e in alcune parti della batteria…ma cerchiamo di prendere sempre spunto da più gruppi possibili per comporre qualcosa di più originale possibile.

Girando sui vostri spazi on-line ho notato che avete molta cura del vostro myspace (che per altro avete appena rinnovato) non credete che questo social network stia morendo schiacciato da Facebook e Twitter?

No per ora no… Myspace sta tornando ad essere solamente un social network per band, dove poter ascoltare musica gratuitamente e avere magari qualche informazione di base come la provenienza dei gruppi e soprattutto le date dei concerti…
Il vantaggio di Myspace rimane il fatto che la pagina è visibile a tutti, anche a chi non è iscritto; lo spazio su Facebook lo utiliziamo più che altro per avere un contatto più stretto con le persone iscritte…

I programmi dei The Grace per il 2010?

Sicuramente fare più concerti possibili per far ascoltare live i nostri pezzi dell'EP e poi qualche pezzo nuovo! Aspettiamo con ansia di far uscire il nostro primo video…sarà di certo un anno interessante.

[Si ringrazia Luca Robotti per la collaborazione all’intervista]

Grazie


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