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MeCO – Poesia e Contemporaneità

Dalla volontà di questo movimento culturale composto da giovani ragazzi appassionati è nata questa iniziativa, quella di avvicinare i giovani alla poesia sdoganando le false credenze della maggior parte delle persone, che credono la poesia come attività esclusiva per eletti o sommi poeti.

Questa è l’ultima delle iniziative proposta da Estoverso (http://www.estroversomilano.com) l’associazione fondata da giovani ragazzi come: Matteo Barbieri, Giulio Bertolotti, Luca Zabotto e Davide Rudini oltre all’aiuto di molti amici, propone eventi non solo letterari ma di arte e cultura giovane in vari ambiti, come ad esempio la mostra per giovani emergenti di fotografia, scultura e pittura chiamata “The Why of Art” giunta alla seconda edizione.

Lo scopo è quello di dare spazio a giovani per poter esporre le proprie opere e le proprie realizzazioni in ambiente adatto (gli ampi locali di Nonsolodanza) il tutto naturalmente senza nessun costo, cosa assai vantaggiosa visti i prezzi per poter esporre le proprie opere in una città come Milano, dando a giovani la visibilità e ai visitatori l’opportunità di avvicinarsi ad ambiti della cultura e dell’arte che magari mai prima avrebbero pensato di approfondire. La mostra è stata strutturata in tre parti ben distinte ma molto coinvolgenti sui diversi fronti della poesia.

La prima stanza comprendeva un percorso storico – poetico illustrato dagli albori sino agli anni ’60 che partiva da Dante toccando un contemporaneo del sommo quale Cecco Angiolieri, passando per Petrarca, Ariosto e Tasso fino ai più vicini Saba, Sanguineti e Pasolini. Un breve viaggio per sottolineare le varie mutazioni sia formali che di contenuti che la poesia ha subito nell’arco dei secoli. Tutti gli stralci di poesie sono corredate da illustrazioni attinenti curate da giovani disegnatori provenienti da scuole del milanese.

Ecco l’elenco dei giovani illustratori che hanno partecipato con le loro linee: Marco Caselli, Simone Campisano, Tommaso Di Spigna, Paolo Valsecchi, Giovanna Perdomini, Alberto Perdomini, Greta Xella, Mattia Riami, Andrea Reali, Antonio Manzo, Federico Atzori, Federica Ciuffo.

La seconda parte invece prendeva in considerazione un altro spazio temporale, quello dagli anni ’70 ad oggi con un’interazione col pubblico che si espandeva non solo su carta ma anche con la proiezione di filmati, video e interviste a esponenti della critica e della poesia contemporanea.

La parte ancora più interessante di questa sezione è stata la possibilità del visitatore di provare i vari laboratori di scrittura preparati appositamente per l’occasione, dando l’opportunità di sperimentare, interagire e toccare con mano singolarmente o in gruppo varie tecniche della scrittura poetica. Ben quattro le opportunità in cui ci si poteva cimentare, dalla poesia DADA al metodo del Cadavere Squisito, dalla scrittura semica sino alla scrittura a 4 mani.

La terza e ultima parte del viaggio era a contatto con la poesia inedita e seminascosta con annesso concorso indetto dal movimento culturale e successiva esposizione degli scritti poetici scelti dall’associazione; una raccolta di poeti inediti che hanno avuto il coraggio, la voglia e il piacere di inviare le loro poesie per il bando indetto per under 35.

Da ciò che è pervenuto sono stati selezionati quattro autori (Alessandro Manca, Fosco Bugoni, Andrea Consiglio e Nicholas David Altea) e sono stati esposti gli elaborati con relativo commento critico molto utile e d’aiuto ai fini della conoscenza sia degli autori che dei visitatori di alcune idee, riflessioni e volontà degli scritti che potevano non essere facilmente intese o considerate ad una prima lettura.
Oltre ai quattro selezionati sono stai inseriti anche (ma fuori concorso) due autori interni all’organizzazione (Daniele Bellomi e Matteo Barbieri) che con la opere hanno saputo rendersi interessanti e trasmettere la loro passione per la poesia ai fruitori della mostra.

Un bel modo il concorso per mettersi in gioco e lasciarsi andare mettendo su carta ciò che in vari momenti una persona sente, quel bisogno irrefrenabile di versare inchiostro per poter fissare dalla mente e dal cuore al foglio bianco pensieri personali interpretati magari nei più disparati modi da chi li legge.

Un modo per sfatare questo mondo della poesia che incute troppo timore, che troppe volte viene pensato così altolocato, visto come un movimento di elite, rendendolo invece ciò che è, una semplice e pura passione che anche i giovani possono intraprendere come la musica, la fotografia, il cinema, il teatro, la pittura, la scultura e molte altre.

Un modo per mettersi in gioco e scoprire se stessi. Non abbiate paura di scrivere due righe, vi farà solo bene, alla testa, al cuore e allo spirito.


Grazie


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