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Ceci N’Est Pas Un EP – Sakee Sed

Rock blues classicheggiante. Qualcuno ci aggiungerebbe “vintage”. Qualcun altro potrebbe notare anche la “voglia di tinte psichedeliche”. Tutti gli elementi si traducono comunque in un sano desiderio di divertirsi, grazie al mix di sonorità che partono dagli anni ’70 e arrivano ai giorni nostri con testi veri e deliranti al punto giusto.

Si presentano così i Sakee Sed con il loro nuovo EP Ceci n’est pas un EP (Appropolipo Records, 2013). La devozione della band nei confronti del gusto classico è mascherata da sei tracce “ripiene” di ritmiche sfrontate e suoni cicciuti che inglobano atmosfere scandite da riff taglienti e assoli determinanti. La voce di Marco Ghezzi diviene un ulteriore elemento di interesse per l’ascoltatore poiché è sempre filtrata da alcuni effetti, oltre che un po’ esasperata nell’interpretazione e ben supportata dai cori.

Tutto diventa chiaro sin da subito con Boccaleone, pezzo dalla buona solidità musicale. Il Mio Altereggae contiene già nel titolo un riferimento a un altro modo di intendere il reggae. Non si perde infatti il piglio rock nel ritmo in levare. E poi le tastiere e i synth fungono sia da melodia che da tappeto, impreziosendo stacchi e versi deliranti come “ti han fregato gli anni ’80, spazzatura da falò”. Metal Zoo è un pezzo vivo per il suo punk rock dai toni rabbiosi ed è ben accentato nei ritornelli. Interessanti appaiono poi le dinamiche di Olderifa Express, ballad blues dalle venature old style con i consueti inciuci tra chitarre e synth che permettono al brano di crescere e di decollare in maniera delicata. Jimmy E’ Perso Nel Delirio è un rock’n’roll condito da country e blues in cui i Sakee Sed fanno comprendere una volta di più che fare musica per loro è un momento di puro divertimento da condividere con gli altri. Strappi Bianchi infine ha un riff in stile tango, non trascura il blues e in chiusura riassume al meglio tutti i 18 minuti di “Ceci n’est pas un EP”.

I Sakee Sed sono ironici, non sono mai presuntuosi, e la loro musica è viva grazie all’intenzione di rileggere in maniera personale il rock blues con uno schema apparentemente ordinato e mai limitato. Il loro approccio in tale EP è evidente sin dalla copertina un po’ anni ’70, un po’ vintage, un po’ Sakee Sed e anche un po’ (ma non solo) da collezione: il disco infatti verrà stampato in vinile in serie limitata, è già disponibile in pre-order sul sito di Appropolipo Records e attualmente si può anche scaricare gratuitamente in formato digitale sul sito della medesima etichetta.
Approvato.

Grazie


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