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Calibro 35 @ Cinema Teatro Macallè (AL)

“«Non si può dire di conoscerli fintanto che non li hai ascoltati dal vivo”», quante volte un nostro conoscente, amico o un semplice passeggero incontrato per caso sul treno ha proferito una frase del genere per un determinato gruppo o artista. Bene, non si potrebbero usare parole migliori e più calzanti per descrivere un concerto dei Calibro 35, la band di musica poliziottesca anni Settanta (e molto altro) che lo scorso 26 marzo ha letteralmente infiammato il palco del Cinema Teatro Macallè di Castelceriolo, paese in provincia di Alessandria.

Piccola parentesi: il Macallè è una specie di piccolo miracolo di provincia, ovvero una struttura attrezzata di tutto punto che propone rassegne cinematografiche di grande valore ed anche, come è in questo caso, concerti di tutto rispetto.

“«Non ci era mai capitato di suonare al cinema o di cinemare il suono»” dice, tra il serio e il faceto, il buon Enrico Gabrielli prima di attaccare con Bandits on Mars una delle canzoni più riuscite e più coinvolgenti del loro ultimo disco, S.P.A.C.E. uscito per la gloriosa Records Kicks. E forse nonostante decine e decine di critici si siano cimentati nel definire la musica dei Calibro 35, la frase, venuta fuori un po’ così, totalmente spontanea, da Gabrielli pare essere perfetta per il gruppo: una musica che è altamente cinematografica, un suono che viene ““cinemato”” grazie ad atmosfere e suggestioni che sin dalle prime note affiorano con evidenza nelle orecchie e nelle menti degli spettatori.

Il suono caldo e avvolgente che viene fuori dalla chitarra di Massimo Martelotta, il tempo scandito dalla batteria di Fabio Rondandini (una vera goduria sentirlo anche nei ritmi più spezzati e meno funky-ammiccanti) e la precisione chirurgica di Luca Cavina al basso, senza scordare la profonda conoscenza musicale e strumentale dello stesso Gabrielli, fanno sì che quasi inesorabilmente i Calibro 35 siano un gruppo da sentire “live”. E non che su disco, sia l'ultimo che i precedenti, non “valga la pena farci un giro” anche grazie alla produzione di quel genio di Tommaso Colliva.

Tuttavia, proprio come l'altra sera a Castelceriolo quando la combo nata a Milano attacca Notte in Bovisa, non si riesce proprio a stare fermi e anche il più algido e irreprensibile dei critici criticoni si mette a dimenare il bacino e i piedini come se fossimo nel 1973, guardandosi ogni tanto le spalle caso mai arrivasse “la Madama”. Non si può dire di conoscere un gruppo fintanto che non lo si è ascoltato dal vivo, questo è vero: ma nel caso dei Calibro 35 non si può dire di aver fatto un viaggio, assieme a loro, nel passato futuribile della fantascienza retrò senza non aver vissuto live la partenza del loro missile sonico.

26 marzo 2016

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