Foto di scena ©Sanne Pepper

We are still watching – Ivana Müller

Uno spettatore crede di assistere a uno spettacolo intitolato We are still watching ma si ritrova con un copione in mano e sarà esattamente lui al centro della scena. D’altronde “the show must go on”, troppo tardi per tirarsi indietro. Qualcuno, anzi Ivana Müller, coreografa e artista croata che vive tra Parigi e Amsterdam, ha scritto una parte per ciascuno degli spettatori che, ignari del meccanismo, all’entrata ricevono un numero identificativo. Il palcoscenico è un ring, circondato da sedie disposte geometricamente e contraddistinte a loro volta da un numero. Ecco la prima regola non scritta e tacitamente accettata: ognuno deve prendere il posto che un segno numerico aleatorio ha deciso.

Una ragazza al centro della scena enuncia le modalità e le regole di ciò che sembra un gioco di gruppo ma che in meno di un’ora assumerà sempre più i contorni di un gioco di ruolo. Come in un’estrazione, i primi numeri “fortunati” devono estrarre da sotto la sedia un copione. Tutto a un tratto lo spettatore diventa attore-personaggio, o meglio, un individuo x che legge la battuta che qualcun altro ha scritto per lui e che al tempo stesso porta avanti uno spettacolo con coloro che fino a pochi minuti prima erano semplici sconosciuti, spettatori come lui. L’intelligenza dello script dà il via a uno scambio che sembra scivolare in modo innocuo: il timore di non essere all’altezza di leggere in pubblico, la curiosità di fare come veri attori, l’ironia di aver pagato un biglietto per leggere.

Foto di scena ©Ian Douglas

Foto di scena ©Ian Douglas

È un gioco, una drammaturgia, una partitura per adulti: non si corre, non ci si alza in piedi, non si urla, non si passa il copione se non quando vi è esplicitamente scritto e perciò richiesto dal «Narratore». In un Aspettando Godot che magari è già lì o magari no, ognuno prende confidenza con il proprio ruolo, parla in prima persona e iniziano i primi interrogativi all’interno della comunità: forse qualcuno starà riprendendo, magari le parti dovrebbero esser scritte da noi, chissà se il voto in democrazia è la voce di ciascuno o parte di un copione già scritto.

We are still watching è un’investigazione su cosa succede quando le persone formano un gruppo, quali relazioni, alchimie, scontri, barriere si creano e come. Ivana Müller riesce, alludendo con acume e illudendo con leggerezza, a smontare la relazione tra autore, interprete e spettatore, tanto sul palcoscenico della vita che su quello teatrale, restituendocela in tutta la sua complessa fragilità e stabile precarietà. Né vinti né vincitori ma ibridati, contaminati dall’esperienza, ognuno stenta a reindossare i panni dello «Sconosciuto» dismessi meno di un’ora prima di entrare al Foyer 2 dell’ex-mattatoio della Pelanda. Siamo usciti dalla realtà o ci stiamo entrando?

La Pelanda, Roma – 10 settembre 2014

In apertura: Foto di scena ©Sanne Pepper

Grazie


Per 15 anni Paper Street è stata una rivista on-line di informazione culturale che ha seguito con i suoi accreditati i principali festival europei di cinema e musica: decine di collaboratori hanno scritto da tutta la penisola dando vita ad un archivio composto da centinaia di articoli, articoli che restano a disposizione di voi lettori che siete stati un numero incalcolabile nonché il motivo per cui, per tanto tempo, abbiamo scritto con passione per questo progetto editoriale che ci ha riempiti di soddisfazioni.

This will close in 30 seconds