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Endless – Soviet Soviet

Come un pugno dritto nello stomaco

I Soviet Soviet non si possono psicanalizzare, si debbono ricevere senza alcun tipo di compromesso, barriera o diaframma (ogni volontà di fare della polemica sterile è, ovviamente, non voluta): come un pugno dritto nello stomaco, la band nata tra Fano e Pesaro nel 2007 è feroce, furente e scatenata. A conferma di tutto ciò arriva il nuovo album, Endless, uscito per Black Candy Records e distribuito da Audioglobe. Nove canzoni per tracciare un nuovo capitolo nella storia sonica e personale di Alessandro Costantini, Alessandro Ferri e Andrea Giometti: un capitolo, anche questa volta, che conferma l’alto, altissimo status che il gruppo ha raggiunto nel corso degli anni.

E si inizia subito, senza troppi fronzoli o tentennamenti: Fairy tail è un pezzo squisitamente congeniato, una colata di ghiaccio resistente come il marmo e persistente come un’idea che non ti si leva dalla testa. Ma il livello rimane sempre d’eccezione anche con la quarta traccia, Going trough dove certe atmosfere leggermente più psichedeliche si uniscono echi della migliore new-wave in circolazione.

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La carica di “gruppo faro dello shoegaze italiano” che i ragazzi della costa est d’Italia hanno meritato sul campo non si esaurisce praticamente mai. Certo, vi sono canzoni che, almeno ad un primo ascolto, convincono meno, come ad esempi il secondo pezzo, Endless Beauty (ma ad un “ripasso” più approfondito vi si possono trovare dei veri e propri tesori sepolti), ma la qualità dell’intero LP è altissima, siamo davvero di fronte ad un qualcosa di perfettamente internazionale. Nell’attesa di sentire i Soviet Soviet su qualche palco tra la California, Barcellona e il sud dell’Inghilterra, godiamoceli tutti qui, mentre suonano nei localacci di tutta la Penisola. E salutiamoli allora, tra il fumo finto di un club di provincia mentre, tra arrangiamenti più complessi, arrivi e partenze e una storia appena iniziata (sono solo al secondo album infatti), suonano Blend, l’ultimo pezzo, il migliore di tutti, così selvaggio, così potente, così gelido e al contempo bollente, così Soviet Soviet!

Grazie


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