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Solo l’amore dà la felicità

Queste sono state le prima parole di Madonna all'ultima Mostra del cinema di Venezia che si è appena conclusa. La regina indiscussa del pop ha tolto i vestiti da cantante per indossare quelli da regista. La cantante americana di origini italiane è riuscita a inserirsi al meglio tra i mostri sacri di Hollywood come George Clooney con Le idi di marzo e Roman Polaski con Carnage.

Almeno per quanto riguarda la presenza scenica. Ogni volta che Madonna appare è uno show; e cosi è stato. Scene di delirio puro sul tappeto rosso affollatissimo. Alla sua seconda esperienza da regista, dopo Sacro e Profano uscito nel 2008, la regista–cantante ha rievocato una vera storia d'amore: si parla di Wallis Simpson, la donna per cui il re inglese Edoardo VIII lasciò il trono. Infatti il nome del film è W.E. stando a significare le iniziali dei due protagonisti.

La pellicola, fuori concorso, viaggia su due spazi temporali differenti: la vera Wallis degli anni Trenta e una Wallis moderna in crisi matrimoniale che vive paragonando la sua storia d’amore con quella della sua molto più famosa omonima. Noi non l'abbiamo ancora visto, ma la critica parla di un lavoro che ha riscosso molto meno applausi del suo creatore; nonostante ciò si parla di un film con stile, con ottimi costumi. Noi diremo la nostra quando avremo la possibilità di vederlo.

La regista intervistata parla di un interesse “nell'indagare su un uomo che per amore rinuncia a tutto”. Questa è una costante, molte volte. Queste sperimentazioni faranno sicuramente storcere il naso a chi avrà il compito di giudicare. Una cantante che si improvvisa regista potrebbe non sempre raccogliere il successo aspettato; non tanto per la qualità del film, ma per il “metodico storcere il naso” di chi sta dall'altra parte. Le auguriamo che non sia così.

L'ex Material girl ormai è diventata una Material lady. I chewing gum e i fuseaux del video Like a Virgin di metà anni Ottanta sono spariti. L'effetto che fa no, quello è rimasto sempre lo stesso, più forte delle critiche e di tutto il resto. È una vera diva, non c’è che dire. Questo è dimostrato da come si è presentata alla rassegna. Arrivata come fosse un capo di stato con tattiche logistiche volte a non fare sapere in che hotel pernottasse: ben cinque le suite prenotate. La musica e il cinema si incontrano ancora una volta per dipingere un quadro la cui cornice resta sempre l'amore, “forza che muove il mondo, l'essenza stessa di Dio: impossibile da banalizzare”.

Amore più musica: i critici faranno sicuramente il loro antipatico mestiere, ma a noi questo connubio piace, è sempre piaciuto e sempre piacerà. Bellezza e glamour non garantiscono la felicità, è per questo che solo l’amore la da.

Grazie


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