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P.M.R.C. Boia dell’Heavy Metal: censura Vs Libertà d’opinione

“L'uomo è in grado di abbrutirsi o elevarsi” diceva Pico della Mirandola agli inizi dell'Umanesimo. Seguendo questo incipit l’essere umano, sia nel ‘’400, ma anche e soprattutto ai giorni nostri, dovrebbe essere in grado, grazie anche al proprio “libero arbitrio” (Erasmo da Rotterdam), di capire e distinguere ciò che è giusto o sbagliato.

Evidentemente la P.M.R.C. (Parents Music Resource Center) non aveva molta fiducia sull'intelligenza umana, oppure evidentemente voleva solo frenare quella che era diventata una moda, una filosofia di vita, una legge: l'Heavy Metal.

Ma cos'è la P.M.R.C.? Essa nasce a metà degli anni '80 con l'intento di valutare sotto il profilo morale ed educativo il contenuto dei prodotti discografici con particolari riferimenti al sesso, alla droga e alla trasgressione. Durante la sua esistenza, conclusasi alla fine degli anni '90, riuscì a portare in tribunale la maggior parte dei gruppi in voga in quegli anni. Motley Crue, Ozzy Osbourne, Van Halen, Black Sabbath, Twisted Sister, Metallica, Quiet Riot, Warrant e molti altri finirono sotto processo causa riferimenti troppo espliciti contenuti nei loro testi. Anche Madonna, di tutt'altro genere, soprattutto agli inizi della sua corriera con la famosa Like a Virgin, venne censurata e ostacolata dall'associazione.

Ma perché tutto ciò? I testi delle canzoni citate erano davvero troppo eccessivi? Era giusto ostacolare i vari artisti considerati troppo poco morali? Il discorso è questo: era in questione bloccare un modello da seguire o semplicemente trovare scuse per fermare quello che era, al tempo, non solo un genere musicale, ma un vero e proprio stile di vita?

Il rock, in tutto il suo insieme, sin dalle origini, nacque come vero e proprio urlo di “rivolta” verso uno schema, politico e non solo, considerato non ottimale. In uno stato come quello americano dove il proprio interesse veniva prima di ogni altra cosa, la nascita di un movimento di opposizione, che ebbe grande effetto sulle masse, risultò essere in completo contrasto con l'idea politica del paese. Andando avanti negli anni quando il rock, in questo caso il metal, oltre a essere un’idea politica, diventò anche veramente di moda, ci voleva per forza qualcosa che ostacolasse tutto ciò.

Nacque così l'associazione che vedeva nel metal, ma anche negli altri generi dal forte impatto commerciale, il più grande male nel paese; o forse probabilmente si voleva distogliere l’attenzione da quelli che erano i reali e seri problemi degli Stati Uniti d’America. Dee Snider, cantante dei Twisted Sister, e Frank Zappa, famoso chitarrista, furono tra i più attivi durante i processi. Zappa fece leva sul primo emendamento della costituzione, riferito al “divieto imposto al Congresso di emanare o permettere comportamenti lesivi della libertà di stampa e di espressione del pensiero”, aggiungendo che “il P.M.R.C. si proponeva di eliminare la forfora tramite la decapitazione”.

Dee Snider accusò l'associazione di essere falsificatoria, dannosa e inopportuna. La censura di un particolare clip musicale o l'ascolto di una canzone deve essere esclusivamente a carico dei genitori, ovviamente solo nel caso in cui il figlio, in età adolescenziale, non abbia ancora completato il processo di educazione. Se si parla di persona adulta essa, proprio perché tale, sarà in grado di capire se il testo va contro i suoi principi morali. E se per qualche motivo non riuscisse a capirlo pazienza.

Questo falso e inutile buonismo attuato dal P.M.R.C. non ha fatto nient'altro che distogliere l'attenzione da altri problemi più importanti, puntare il dito contro artisti che non erano più liberi di dare sfogo alla propria musica e soprattutto l'intenzione, per fortuna solo teorica, di sostituirsi al ruolo educatore del genitore. Il rock dà libero sfogo alle proprie emozioni. Aliena la persona, anche solo per pochi minuti o ore, dalla routine quotidiana. Ci fa urlare e dire quello che forse alcuni di noi non riusciremmo mai a pensare e proferire. È un mezzo di comunicazione, è un divertimento, è uno slogan, è un urlo, è la voce di milioni di persone. Non basta una stupida associazione per fermarlo. Ozzy said: “you can’t kill rock ‘n’ roll!”. E mai frase fu più vera.

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