MuseAbsolution-300dpi5B15D

Absolution – Muse

Il quarto cd della band inglese è probabilmente il loro lavoro più completo: un mix di rock duro e malinconico con echi di musica classica che non lascia indifferenti.

L’inizio è spiazzante: una marcia militare e cupa che fa da introduzione al pezzo più bello di tutto l’album Apocalypse Please, una sorta di inno ad una rivoluzione biblica, che cambierà la storia, scandita dalle note del pianoforte di Mathew Bellamy e dalla chitarra; epica e desolazione in una canzone con una conclusione con riflessi teatrale e sinfonici.

Nelle altre canzoni dell’album si trova principalmente il tema più caro a Matthew e soci, l’amore struggente che decompone l’uomo, rovinarsi l’esistenza per una donna, rendersi conto di perdere la dignità ma non fare niente per evitare ciò perché si è totalmente succubi e innamorati di una lei, la donna ideale o una puttana (evidente nella melodica Sing for Absolution, in Hysteria e in Stockolm Sindrome).
Notevoli anche Time Is Running Out, pezzo più noto dell’album e Thoughts of A Dying Atheist una bella ballata rock.

Singolare come l’album apra e concluda con una canzone dove prevale il pianoforte, strumento adorato dal leader dalla band. Il pezzo conclusivo Ruled by Segrecy è un contrasto di suoni delicati con immissioni violente, dal tono meno solenne rispetto al primo brano dell’album che caratterizzano ciò che sono i Muse: quiete e tempesta, dolcezza e violenza.

Grazie


Per 15 anni Paper Street è stata una rivista on-line di informazione culturale che ha seguito con i suoi accreditati i principali festival europei di cinema e musica: decine di collaboratori hanno scritto da tutta la penisola dando vita ad un archivio composto da centinaia di articoli, articoli che restano a disposizione di voi lettori che siete stati un numero incalcolabile nonché il motivo per cui, per tanto tempo, abbiamo scritto con passione per questo progetto editoriale che ci ha riempiti di soddisfazioni.

This will close in 30 seconds