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Wong Kar-wai

100 registi (e tantissimi film) che migliorano una vita

Un romantico a Hong Kong. Il cinema di Wong Kar-wai può essere agevolmente definito come postmoderno, segnando un fondamentale punto di incontro tra la grande tradizione del cinema orientale e la globalizzata influenza dell’estetica occidentale veicolata da musica, pubblicità, videoclip. Nato a Shanghai, cresce a Hong Kong, metropoli simbolo di quella contaminazione culturale tra Oriente e Occidente che tanto influenzerà il suo cinema. Esordisce a trent’anni con As Tears Go By un po’ dramma famigliare un po’ yakuza movie ispirato chiaramente a Mean Streets di Scorsese.

Wong ama giocare con i generi, contaminare le grandi tradizioni del cinema di Hong Kong, come l’action movie e il wuxiapian (il film storico, vedi il suo Ashes of Time), producendo pellicole eleganti e ricercate, al tempo stesso fredde e insostenibilmente romantiche, accarezzando con la macchina da presa i profili dei suoi attori (spesso veri miti del cinema cinese, da Gong Li a Tony Leung), ricercando ossessivamente il perfetto connubio tra immagini e musica, regalandoci vere sinfonie.

Hong-Kong Express, Wong Kar-wai, 1994

Hong-Kong Express, Wong Kar-wai, 1994

Indimenticabile in tal senso Hong Kong Express, girato nelle pause di lavorazione di un altro film, labile incrocio tra due storie d’amore sfortunato nel turbinare incessante della metropoli, scenografia che diventa protagonista assoluta. Hong Kong, questa volta quella degli anni Sessanta in cui il regista è cresciuto, è anche lo sfondo di una delle più belle storie d’amore cinematografiche dell’ultimo decennio: In the Mood for Love è pura atmosfera, è il passo cadenzato di Maggie Cheung, algida elegante e bellissima, che scende le scale sulle note di Shigeru Umeyabashi. Imprescindibili capisaldi sono anche 2046, seguito ideale di In the Mood for Love, in cui viaggia la melanconia di Tony Leung (vero attore-simbolo di Wong Kar-wai dotato di carisma incommensurabile) nel tempo e nello spazio, in un caleidoscopio visivo arditissimo e sperimentale; Angeli perduti, Days of Being Wild.

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