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Velvet Side – 9 Excuses

Vincitori della decima edizione di Torino Sotterranea, i 9 Excuses hanno saputo farsi amare dal pubblico e affermarsi nel novembre del 2012 dopo la pubblicazione per Hertzbrigade Records del loro primo Ep “Velvet Side”, un concentrato di funky, rock e pop.
Sei tracce graffianti e sensuali che toccano gli anfratti del cuore, un’esplosione ritmica, un groove che difficilmente ci si può levare dalla testa. I giovanissimi 9 Excuses sono dei perfezionisti, hanno mosso i primi passi solamente nel 2010, ma in due anni di duro lavoro si sono dedicati anima e corpo a questo progetto che li ha saputi ben ricompensare. Sicuramente uno dei suoni più convincenti è quello di Homesick, aprifila e primo singolo estratto dall’Ep, in cui la voce del cantante Anthony Lynch si sposa perfettamente ai riff di chitarra dell’intro e del ritornello eseguiti da Emanuele Borio, per poi mescolarsi al basso suonato in precedenza da Luca Chiappara che ha ora lasciato il posto a Filippo Claps.
Puliti ed essenziali, si presentano così, figli degli anni ’90 e dei primi 2000, reduci di una prima giovinezza fatta di ascolti onnivori, ma con un occhio di riguardo alla scena californiana e a quella di Seattle. Lo testimoniamo le tracce a seguire, a partire da Cheater Angel, in cui i guitar solos mescolati alle percussioni ben controllate da Enrico Lochi riempiono gli spazi vuoti, senza sbavature. Seguono, invece, il filone degli intramontabili Red Hot Chili Peppers in Splinters, decisamente più soul e funky, mentre Get Loose ci ricorda a tratti i primi Incubus, più intima, ma non per questo meno carica di forza vitale.
Tra tutte Things Never Said è quella più amarcord, tenebre e luce si confondono nel gioco della nostalgia e dei compromessi: una voce quasi sussurrata nel vuoto, come una preghiera flebile durante i vespri. L’ultimo brano della raccolta è una cover dei Beatles che con Come Together hanno tentato di rispolverare gli anni ’60, piegando la firma di Lennon/McCartney ad un sound che non convince troppo, sembrando quasi fuori posto.

I 9 Excuses sono solo all’inizio dei loro giorni da band underground, in serbo per noi hanno una primavera che li porterà a farsi ulteriormente conoscere tra Torino e dintorni ed anche se c’è chi dice che i Novanta non abbiano più nulla da dire, chi meglio di loro, nati a ridosso di questo decennio, può spiegare e attualizzare le basi del rock di oggi? Aspettate l’uscita del loro primo full lenght autoprodotto per giudicarli meglio.

Grazie


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