Iosonouncane è il progetto cantautorale/elettronico dietro il quale si cela il musicista Jacopo Incani. Il suo disco d’esordio, La Macarena su Roma (prodotto da Trovarobato), è stato l’album rivelazione della scorsa annata, nonchè una delle migliori uscite discografiche del 2010 (e dell’ultimo decennio) insieme a Massimo Volume, Giubbonsky e A Toys Orchestra. Ci siamo improvvisati “giornalisti” e abbiamo proposto un’intervista a cui ha prontamente e gentilmente risposto. Abbiamo chiesto anche di compilare una playlist di 10 brani di artisti meno conosciuti che secondo il suo parere meriterebbero un maggiore approfondimento. Enjoy!
Ciao Jacopo, innanzitutto complimenti per l'album, tra i migliori lavori dell'anno scorso, che ho consumato letteralmente. Prima di tutto volevo chiedere se fosse in previsione un nuovo album. Hai già scritto qualcosa di nuovo o dovremo aspettare ancora un po'? E se hai già scritto qualcosa, i nuovi pezzi in cosa si differenziano per quanto riguarda tematiche e sonorità rispetto al primo album?
Sto lavorando a materiale nuovo, molto diverso da quanto fatto fino ad ora. Non saprei dirti di più. Non voglio dirti più, anche.
Le varie recensioni che hanno celebrato (con cognizione di causa) il tuo album ti hanno accostato spesso ai cantautori italiani degli anni ’70 quali Gaber, Rino Gaetano, Battisti, Ciampi. Ti ci ritrovi e quali altri artisti ti hanno influenzato e ispirato? Ed in particolare c'è un disco (o più) o una canzone in particolare che è stato fondamentale per la caratterizzazione tuo lavoro?
I cantautori mi piacciono, ma non tutti e non sempre. Ascolto tantissime cose e alla fin fine quel che mi interessa è l’attitudine. Questo mi porta ad ascoltare (e amare) cose diversissime, dal rap al domo, passando per il raggae, l’elettronica, i cantautori.
Ti hanno fatto in molti domande sulle tematiche sociali affrontate nel disco: l'immigrazione (più che mai attuale), il precariato, la sicurezza sul lavoro. Emerge da un lato un ritratto desolato della società odierna, ma dall'altro lato l'indignazione e la voglia di reagire. Domanda da 1 milione di dollari: In un Paese dove (politicamente parlando) prevale la concezione arcaica di idee di destra o di sinistra, piuttosto che il concetto in sé di idea per risolvere i problemi e far evolvere il paese, come se ne esce?
Facendo in modo coraggioso, serio ed umile la propria parte, il proprio “mestiere”. Ed è quello che io, personalmente, cerco di fare. Sembra scontato ma in realtà è in Italia (e figuriamoci poi nel cosiddetto mondo indie) la materia più rara.
Le tue canzoni, a mio parere, sarebbero una perfetta colonna sonora per alcuni dei film italiani più validi (penso a La nostra vita di Lucchetti, Tutta la vita Davanti di Virzi’, Lascia perdere Jhonny di Bentivoglio). Ti piacerebbe in futuro scrivere una colonna sonora? Se si, con quali registi ti piacerebbe collaborare?
A breve inizierò a lavorare sulla musica per uno spettacolo teatrale transnazionale. Sarà un’esperienza molto bella e importante (umanamente e artisticamente). Sarebbe stupendo, per me, ritrovare un mio pezzo in un film di Virzì.
Dalla tua pagina facebook dispensi sempre consigli musicali e cinematografici. Se dovessi fare una mini-lista di 3 film indispensabili, che rispecchiano anche la tua arte, quali consiglieresti?
Difficilissimo. Sinceramente non saprei. Posso dire i titoli di 3 film visti di recente e che ho trovato molto molto belli: La prima cosa bella, Il vento fa il suo giro (di Diritti) e L’ora di religione (di Bellocchio).
A novembre ti ho visto live, qui in Puglia. I tuoi concerti hanno un approccio molto teatrale. Pensi che in un prossimo futuro la tua carriera musicale potrà incrociarsi con quella di uno spettacolo teatrale a sfondo sociale? O in qualche modo trasformare i live in questa direzione?
Spero di no..
Torniamo a parlare di musica. Quali sono gli artisti della scena musicale italiana attuale che più apprezzi? Con chi ti piacerebbe collaborare?
Mi piacerebbe molto fare qualcosa coi Verdena. O con Paolo Angeli, un musicista sardo a dir poco impressionante. Un vero Musicista (tant’è che in pochi se ne occupano, almeno nel nostro stupido e noiosissimo microclima indie).
E per quanto riguarda il panorama musicale internazionale? Quali sono i gruppi/artisti recenti più interessanti che hai ascoltato e che potrebbero in qualche modo influenzare il tuo prossimo lavoro?
Alla seconda parte della domanda, ora come ora, non so sinceramente rispondere… Escono tantissimi dischi belli ogni anno (nessuno o quasi dall’Italia). Recentemente mi sono innamorato di Native Speaker dei Braids, di New History Warfare Vol.2: Judges di Colin Stetson, di Clandestino di Manu Chao (parlo delle ultime settimane).
Qui cerchiamo di dare spazio anche a gruppi meno noti o emergenti. Quindi concludo con il chiederti di compilare una breve playlist con 10 pezzi (attuali o del passato) di gruppi/artisti poco conosciuti che secondo te meritano di essere maggiormente diffusi.
Provo a fare un elenco di dieci pezzi attingendo solo dal bacino musicale nostrano:
1) St.Ride – Metamorfosi
2) With Love – Nodo Terziario
3) Fabio Orsi & Valerio Così – Pink Sheep Blood
4) Paolo Angeli – Tessuti
5) Gioacchino Turù – Palazzi
6) Fannullare – Transumanza
7) Dusty Kid – Lynchesque
8) Caboto – Timor Est
9) His Clancyness – Vampire Summer
10) I Monotoni – Fratelli fratelli (Inno internazionale)